Nel suo ultimo album "Gutschi", il cantautore Florian Trepp, alias Tawara, traduce per la prima volta le sue immagini poetiche in canzoni melodiche in dialetto. Con giochi di parole giocosi, Tawara si osserva e osserva il mondo dalle profondità della sua anima – a volte critico, a volte innocente, a volte innamorato, ma sempre con onestà sincera.
Accompagnato dalla sua chitarra e dalla sua band, Tawara trasporta gli ascoltatori in un mondo di melodie belle e malinconiche, pervase da ritmi incalzanti, rilassati ma sempre ballabili. La musica di Tawara non conosce limiti né età; costruisce ponti e crea un legame tra il pubblico. Che sia su disco o dal vivo – l'anima da viaggiatore di Tawara commuove i cuori e lascia un'impressione duratura.
Il nativo di Churer, ora residente a Zurigo, esplora il mondo fin dalla giovinezza con chitarra e cajon al seguito. Dai tour avventurosi negli Stati Uniti, in Costa Rica e in Europa a un periodo di sei mesi come musicista metropolitano a Parigi – la musica di Tawara lo ha portato lontano.
Con album come "Slip Back" (2015) e "Horizon" (2018), Tawara ha ampliato i suoi orizzonti artistici. "Gutschi" sorprende con nuove sfumature musicali e raffinatezza linguistica. Prodotta in collaborazione con Manuel Egger e Valentin Liechti, rappresenta una sorprendente opera prima in dialetto che cerca il suo pubblico con freschezza e leggerezza.
"Gutschi" non è solo un album; è anche la colonna sonora di una danza attraverso l'anima del cantautore, che ha trovato la sua casa artistica su "Gutschi".
