Über diesen Track

• Hinzugefügt am 2 September 2024
• Beschreibung

  Nel videoclip del brano Rimarrai poesia, possiamo scorgere due elementi che ci
  guidano nella chiave di lettura di un testo così criptico.
  Le rose:
  il cambiamento dei sentimenti del cantautore viene espresso attraverso le rose,
  che da tante e rosse, durante lo scorrere del videoclip diventano una e sbiadita,
  rappresentando il dissolversi del sentimento ormai debole, spento, riposa sulle
  scale di quello che era un meraviglioso palazzo.
  Giulia e il barbagianni:
  rappresentano la trasfigurazione dell’inconscio incerto che tramuta in coscienza,
  fino a divenire consapevolezza. Esprimono le emozioni che il cantautore vive.
  Come se fossero l’incarnazione della coscienza e dell’inconscio stessi, collegati
  visivamente da un ciondolo con incastonata una pietra di quarzo a forma di goccia
  o di lacrima se vogliamo.
  Nella vita è capitato ad ognuno di noi di vivere un momento in cui i sentimenti
  vanno in contrasto con la razionalità con ciò che è “giusto fare”. Ecco allora che
  questo momento viene rappresentato attraverso due personaggi completamente
  diversi, che incarnano proprio l’emozione cioè l’inconscio e la razionalità cioè la
  coscienza.
  L’inconscio, viene Identificato nell’animale per antonomasia simbolo di saggezza,
  forza e amore. La civetta è statica nella sua posizione, ferma, elabora, pensa,
  riflette e al momento giusto, il momento in cui l’inconscio è deciso si afferma sulla
  coscienza e si libra in volo pronto ad andare.
  La coscienza danza su passi inerpicabili e indomabili già sicuri della propria strada.
  Attendendo che l’inconscio concretizzi la mossa da attuare, andare via. Mossa che
  prenderà vita al termine del brano che con maestria e bellezza Giulio ci canta,
  raccontando di sentimenti veri generalmente poco usuali nei brani odierni e che
  proprio per questo fanno di “Rimarrai poesia” un testo unico e speciale.

• Album La Mia Sola Libertà
• Erstellungsjahr 2021
• Regie (Video) Roberta Stifini, Marco Martucci, Giulio Cazzato
• 18 Plays